130 km tra banditi e partigiani, contadini e camminatori

A piedi nella sconosciuta Val Borbera, tra Piemonte, Liguria, Emilia e Lombardia, alla scoperta di storie medievali, feudali e partigiane. Un cammino tra villaggi e natura selvaggia in Appennino, incontrando donne e uomini testimoni di una ostinata rinascita contadina, sociale e spirituale, sulle sponde del venerato Borbera. Un’esperienza di turismo lento per rilanciare una terra spopolata e bellissima. Un grande anello tra Arquata Scrivia e il monte Antola, percorribile tutto l’anno solo con la guida digitale del Cammino dei Ribelli. E’ possibile pernottare in tenda o in b&b e alberghi, ritirare la credenziale e vivere incontri speciali lungo il percorso.


Contattaci

Soprattutto se sei in partenza, faccelo sapere e ti daremo aggiornamenti utili e contatti riservati per vivere la tua esperienza!

scrivi a info@ilcamminodeiribelli.it
o manda un messaggio a +39 3492603547


Aggiornamenti!

Stiamo dotando il cammino di segnaletica specifica ma è ancora un lavoro “a macchia di leopardo”. Per il momento chi vuole percorrerlo deve dotarsi delle tracce gps funzionanti in modalità offline e della guida testuale disponibili qui.

Il percorso prevede attraversamenti del torrente Borbera. E’ necessario dotarsi di sandali o scarpe da bagnare per non patire il cammino sulle pietre e i passaggi in acqua. In caso di forti piogge i giorni prima, o durante il proprio passaggio, non scendere nel greto ma proseguire su strada come indicato.

Le strutture di accoglienza e ristorazione sono disponibili previa prenotazione con anticipo. Anche per usare le aree tenda è importante segnalarsi in anticipo ai contatti indicati!


Perché Ribelli

Erano ribelli i partigiani che qui si opposero al regime nazifascista. Erano ribelli i banditi e le comunità che contrastarono le imposizioni feudali e monarchiche. Erano ribelli le tribù di Liguri che si opposero all’invasione dei Romani. Sono ribelli donne e uomini contadini e i pastori che scommettono nel lavorare questa terra. Sono ribelli le famiglie giovani che qui si innestano per riscoprire e re-inventare la valle. Sono ribelli le camminatrici e i camminatori di ieri e di oggi, che tramandano questi antichi, aspri sentieri, e ne garantiscono la sopravvivenza.


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